Vini DOP o Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)
Anche i vini DOCG sono prodotti in determinate zone geografiche nell’osservanza delle norme nazionali e comunitarie in materia vitivinicola. A questa categoria possono accedere i vini che per almeno dieci anni siano stati DOC e che si distinguano per particolari pregi qualitativi (naturali e storici), rinomati e valorizzati a livello nazionale e internazionale. Questi vini sono sottoposti alle analisi previste per i vini a DOC, che però in questo caso vengono effettuate poco prima dell’imbottigliamento. I controlli sono molto severi, i vini vengono commercializzati in bottiglie numerate e contrassegnate dallo Stato Italiano, al fine di garantirne la precisa origine e l’elevata qualità.
Anche per i vini DOCG la produzione (ovvero produzione, trasformazione ed elaborazione) deve avvenire nella zona geografica protetta, non possono essere impiegati vitigni non idonei alla coltivazione o vitigni derivanti da ibridi e le uve da cui è ottenuto il prodotto debbano provenire esclusivamente dalla zona geografica protetta.
Pertanto, la differenza fra prodotti a marchio DOP e prodotti a marchio IGP sta nel fatto che, mentre per i primi tutto ciò che concerne l’elaborazione e la commercializzazione del prodotto ha origine nel territorio dichiarato, per i secondi l’indicazione geografica conferisce al prodotto, attraverso alcune fasi o componenti della elaborazione, le sue caratteristiche peculiari, ma non tutti i fattori che concorrono all’ottenimento del prodotto provengono dal territorio dichiarato.
Così, ad esempio per citare casi analoghi diversi dal vino ma sempre inseriti nel contesto delle certificazioni Dop e Igp: la “Bresaola della Valtellina” è un prodotto IGP e non DOP perché, pur essendo ottenuta con i metodi di produzione tradizionali e beneficiando,nel corso della stagionatura, del clima particolarmente favorevole della zona, è realizzata con carni di animali che non sono allevati in Valtellina. Il formaggio “Pecorino Romano”, invece, è un prodotto a marchio DOP e non IGP perché latte (materia prima) e caseifici (trasformazione, produzione, stagionatura e commercializzazione) provengono tutti dalla stessa area geografica delimitata.
Pertanto, nel caso specifico dei vini Dop e Igp mentre il marchio DOP certifica esclusivamente prodotti integralmente ottenuti e confezionati nel territorio d’origine dichiarato, il marchio IGP certifica che non tutto il prodotto (min. 85%) è legato alla zona d’origine dichiarata, ma lo sono le fasi più importanti, quelle che danno al prodotto il suo carattere peculiare.