Le funzioni dei Consorzi di tutela

Il decreto legislativo n. 61/2010 all’art. 17 stabilisce che il Consorzio persegue delle finalità e a tal fine può volgere una serie di attività che la norma indica in maniera piuttosto dettagliata e che è possibile, per semplificazione ed in via interpretativa, racchiudere nei concetti, indicati peraltro dalla norma medesima, di promozione e valorizzazione, di tutela e cura degli interessi della denominazione, di vigilanza.

A scopo meramente esemplificativo ed al fine di contribuire ad una corretta ed il più possibile univoca interpretazione normativa si può ritenere che la funzione di valorizzazione comprenda:

– stipula di convenzioni ed accordi con organismi pubblici e/o privati; partecipazione a mostre, convegni, fiere, workshop, manifestazioni in Italia ed all’estero;

– collaborazione con enti pubblici e privati, organismi ed associazioni, istituti e scuole, per promuovere e realizzare iniziative atte alla diffusione, all’educazione alimentare e al consumo corretto e responsabile dei prodotti tutelati, anche organizzando corsi di formazione, professionali e didattici;

– attività di presentazione, promozione e degustazione della/e denominazione/i di competenza nell’ambito di manifestazioni ed eventi dedicati alla valorizzazione di prodotti agroalimentari della Regione di appartenenza ed al di fuori di questa;

– supporto logistico ed organizzativo per eventi dedicati alla promozione ed alla valorizzazione delle denominazioni di competenza.

– gestione di strutture pubbliche e private per la valorizzazione e promozione dei vini a denominazione tutelati, partecipando ai relativi bandi di accesso ed incaricandosi dei relativi compiti;

– attività e azioni di valorizzazione, come ente promotore e gestore, del distretto d’area rurale e dei percorsi culturali, enoturistici ed enogastronomici previsti da leggi e norme regionali, nazionali e comunitarie.