Indicazione “imbottigliato all’origine” e “integralmente prodotto”
“Imbottigliato all’origine da …” nella etichettatura dei vini tranquilli a Igt/Doc/Docg è ammessa solo quando l’imbottigliamento è effettuato
– nell’azienda del produttore, intendendo per tale l’imprenditore agricolo come definito dall’art. 2135 del codice civile, oppure
– nei locali di una cantina sociale, cooperativa o altra associazione di produttori, oppure
– in una impresa situata nella zona geografica delimitata (o relative immediate vicinanze) di cui alla denominazione Igp o Dop dichiarata nella medesima etichetta
In un caso, da una zona di produzione diversa da quella della sede aziendale (quindi: quando in essa si effettui la sola operazione di imbottigliamento), il Mipaaf con nota n. 11899 del 5 novembre 2010 ha espresso il parere che l’uso dell’espressione “imbottigliato all’origine” deve considerarsi lecito, aggiungendo però la condizione che, in tal caso, sia assicurato che, dal punto di vista quantitativo, la produzione globale dell’azienda agricola sia prevalente rispetto a quella delle citate partite di vino acquistate da terzi.
È inteso, per converso, in tutti gli altri casi diversi da quelli predetti e indicati dal Mipaaf, la dicitura “imbottigliato all’origine” non è ammessa, nemmeno per gli Igt/Doc/Docg.
Non è consentita, inoltre, per i vini generici e varietali diversi dagli Igp/Dop, anche se ottenuti esclusivamente da uve raccolte e vinificate dalla medesima azienda. In ambedue i casi predetti non rimane che la formula generica “Imbottigliato da ….”
Per distinguere un vino a Igt/Doc/Docg che l’imbottigliatore ha totalmente ottenuto da uve raccolte in vigneti di pertinenza dell’azienda e vinificate nella stessa, rispetto a quello non esclusivamente di produzione propria, il medesimo imbottigliatore può avvalersi della facoltà di completare detta espressione con la dicitura “integralmente prodotto”.