I Consorzi e la funzione di tutela e cura degli interessi della denominazione
La funzione di tutela e cura degli interessi della denominazione attiene a:
1) il compimento di tutte le attività correlate alla applicazione della disciplina nazionale, comunitaria ed internazionale, riguardanti i prodotti a denominazione di propria competenza, ivi inclusi i compiti consultivi, propositivi, operativi e di collaborazione con le Autorità centrale e periferica di controllo, con gli Organismi di controllo preposti e con la Regione di competenza, nonché con tutti gli altri soggetti/Enti pubblici e privati competenti in materia vitivinicola.
2) lo svolgimento di ogni attività di proposta, tutela, gestione generale in materia di disciplina e di regolamentazione a livello regionale/nazionale/comunitario per quanto riguarda i prodotti vitivinicoli ottenuti nello stesso territorio e recanti una denominazione di origine di propria competenza, gli impianti dei vigneti, la tutela del territorio con riferimento, anche a livello urbanistico, alle aree di particolare pregio destinate al possibile sviluppo dei nuovi vigneti;
3) l’adeguamento dei disciplinari di produzione;
4) la presentazione delle domande di protezione per nuove DOP, es: passaggio da DOC a DOCG (DM 16 dicembre 2010 “Procedure per le nuove domande di protezione”).
5) lo svolgimento di ogni attività di valutazione economico-congiunturale delle diverse produzioni a denominazione di origine di competenza e la conseguente attivazione di ogni iniziativa volta alla gestione della denominazione stessa, in collaborazione con la pubblica amministrazione e con i dati desunti dall’attività di controllo degli Organismi incaricati (Art. 13, comma 16, del DLgs 61/10: “le strutture di controllo … sono tenute ad inserire nel SIAN … i dati relativi alle attività di controllo della specifica DO, che sono resi disponibili … ai Consorzi di tutela”. In mancanza di funzionalità del SIAN, vedi Art. 8, comma 7, del DM 2 novembre 2010 sui Controlli: “Fino all’avvio della funzionalità di una banca dati condivisa…,ciascuna struttura di controllo è tenuta a fornire… al Consorzio di tutela … report trimestrali sullo stato di evoluzione delle singole DO, riportanti anche i dati relativi alle produzioni vitivinicole certificate, imbottigliate ed esportate”).
6) lo svolgimento, secondo le direttive del MIPAAF, di attività a livello giuridico/legale/amministrativo, per assicurare la salvaguardia delle denominazioni tutelate dal plagio, dalla sleale concorrenza, dall’usurpazione e da altri illeciti nazionali ed internazionali, costituendosi anche parte civile nei procedimenti penali e promuovendo ogni opportuna azione in sede sia civile che penale ed amministrativa.
In mancanza di un sistema efficace di protezione internazionale per le Indicazioni Geografiche, riconosciute dai recenti accordi ACTA come diritto di proprietà intellettuale ma senza alcuna regola procedurale di garanzia, il Consorzio può registrare direttamente nei Paesi terzi la propria Denominazione come marchio, o anche provvedere alla registrazione della stessa Denominazione per il tramite della Comunità, nel caso di accordi bilaterali con i singoli Paesi terzi e qualora questi siano consenzienti.